
Settimio Ferrari Editore
Prefazione del volume Antologico Monografico "Credidio – Diversità nella continuità dell'Arte", curata dallo stesso editore, estratto:
… Conosco l'artista da oltre dieci anni, dal momento che ho presentato nel 1995 una sua personale in quel di San Demetrio e ho avuto modo nel tempo di apprezzare le capacità organizzative nelle tante iniziative culturali ed artistiche da lei prodotte. Non è stato facile in quanto la Credidio è un vulcano in eruzione, che sforna a ciclo continuo opere, idee, progetti e che rappresenta stimolo e punto di coagulo per un gruppo di amici artisti che l'hanno eletta loro punto di riferimento nel territorio ed anche oltre. E poi, quanta critica d'arte su di lei, realizzata da noti professionisti ed addetti del settore che hanno scandagliato ad ampio raggio il suo modo di fare arte, di essere interprete del proprio tempo. A fatica ultimata confesso la soddisfazione della mia scelta iniziale. Certo è stato un lavoro complesso, per le ragioni sopra esposte e anche perché tanto io che Maria siamo due persone molto esigenti, con noi stessi e con tutto ciò che facciamo. Ma proprio per questo, è nato subito fra noi un "feeling", un confronto stimolante all'interno di un percorso durato qualche mese e dal quale siamo usciti entrambi culturalmente arricchiti, carichi di nuovi stimoli e con altri traguardi da raggiungere. In queste poche righe di presentazione – in cui mi sono autoregolamentato-non voglio e non posso entrare nel dettaglio della poetica artistica della Credidio,anche perché di essa hanno già validamente disquisito nelle pagine del volume affermati critici. Però, avverto l'obbligo di esprimere una breve generale riflessione.
L'arte, nelle sue tante forme e sfaccettature, è da lungo tempo in crisi. Troppo, forse tutto, è stato già detto e fatto, con tanta noiosa ripetitività formale, stilistica e contenutistica. Pochi, e con enorme difficoltà, riescono a farsi interpreti di questa nostra impazzita e sregolata realtà attuale, che corre, senza apparente criterio, in tutte le direzioni e a incontrollabile velocità. Maria Credidio lavora su questa realtà da oltre trent'anni. E lo fa con passione e con professionalità e, soprattutto, nella consapevolezza che l'arte se vuol'essere in grado di dare risposte precise al su tempo o, meglio, se vuole continuare ad assolvere quella funzione avanguardista che ha sempre ricoperto nel corso dei secoli, deve rinnovarsi costantemente e sperimentare-proprio come fa lei-nuove forme, nuove tecniche espressive, con spontaneità e senza vincoli o pregiudizio alcuno.
Rossano, 2006